Certo, non più lo spazio claustrofobico della pensione di Hong Kong, non più quell'incollarsi ad una coppia di amanti più o meno sfortunati: ma, sul filo della delusione amorosa da rimarginare della cantante Norah Jones (per la prima volta validamente sullo schermo), un'infilata di bar, di spazi urbani che finiranno per sfociare in un vero e proprio road movie, in un'appendice ai tavoli da poker, in un ritorno infine al punto di partenza. A quella torta di mirtilli del titolo originale, che il barista innamorato continua a cuocere soltanto per lei. A quella raccolta di chiavi abbandonate al bar dagli amanti; che Jude Law conserva, convinto com'è che una delle due parti tornerà a richiederle. Progressione sentimentale, forzatamente spaziale, con tutti i rischi di rendere così il film più dispersivo, meno concentrato dei precedenti.

MY BLUEBERRY NIGHTS è come incorniciato da due baci alla rovescia (e da antologia) alla bella addormentata dalle labbra ancora impregnate del dolce feticcio: tra i due, uno di quei viaggi nel cuore che nascono da un'invidiabile lucidità della mente. Grazie al surplus quasi illimitato permesso dalle manipolazioni digitali, il caleidoscopio formale, i frammenti di materia a disposizione dell'occhio di Wong Kar-wai sembrano ulteriormente dilatarsi: in un'armonia fluida e sempre inimitabile della parcellazione cromatica, dei suoni, di quel melting pot musicale tutto suo. Certo, meno sorprendente, ora che qualche imitatore si è dato ai giochini in trasparenza con i filtri colorati. Con anche qualche cliché che finisce per affiorare nell'acuità sensuale dell'incontro del nostro cinese con la realtà made in USA.

Ma il film, tradizionale rischio delle aperture a Cannes, è stato regolarmente sottovalutato: non fosse che per l'impagabile complicità con gli attori, non solo Jude Law, ma l'esordiente Norah Jones e il meraviglioso David Strathairn del GOOD NIGHT AND GOOD LUCK di Clooney. Tutti magnificati grazie alla verità che nasce dal pudore; ad una grazia che forse non conosceranno più in seguito.